Quante volte bisogna andare in bagno?
Quotidianamente mi viene posta questa domanda alla quale sembra non ci sia una risposta o, meglio, pare che ognuno ne abbia una propria idea personale. Se cerchiamo lumi dalla scienza saremmo frustrati nell'accorgerci che nessuno può risponderci con sicurezza perchè, in realtà, l'argomento non sembra particolarmente interessante. Ciò non risponde ovviamente all'impressione che hanno coloro che il problema lo vivono ogni santo giorno. Nelle mie osservazioni durante più di vent'anni di pratica dell'Idrocolonterapia un'idea me la sono fatta e proviene proprio dalla constatazione razionale e sperimentale che anche chi va regolarmente al bagno una volta al giorno spesso non si può considerare nella normalità. Andando infatti a scavare nella sintomatologia emergono parecchi segni che rivelano una evacuazione per nulla ottimale.
Con piacere ho letto, al proposito, un articolo interessante scritto dal dott. Michael Greger che si intitola "Optimal Bowel Movement Frequency". Greger è un medico, acuto e disincantato osservatore delle problematiche intestinali che raccoglie ciò che è stato pubblicato nelle riviste scientifiche per ragionare obiettivamente su argomenti che sembrano suscitare nel paziente delle perplessità. È inoltre un grande divulgatore di temi riguardante la salute. Mi sono permesso di tradurre il suo articolo per renderlo più fruibile a chi è interessato alla questione. Per chi volesse accedere all'articolo originale clicchi qui
L'antico Egitto fu una delle maggiori civiltà del passato, durata per 3000 anni, con una conoscenza della medicina ampiamente sottovalutata.
Essi possedevano perfino delle sub-specialità mediche. Il Faraone, ad esempio, aveva accesso a specifici medici, i "guardiani del reale movimento intestinale" che tradotto liberamente dai geroglifici significa "Ministri dell'Ano". Pensate come si potrebbe inserire questa carica in un curriculum!
Attualmente l'importanza dell'evacuazione intestinale continua ad ad essere primaria. Alcuni considerano le abitudini intestinali un segno vitale di funzionalità dell'organismo, allo stesso modo della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e del ritmo respiratorio. I medici possono trovare particolarmente spiacevole ascoltare tutto quello che i pazienti hanno da dire sui loro movimenti intestinali, ma si tratta di una funzione che infermieri e medici non possono trascurare.
Sorprendentemente il colon è rimasto un terreno relativamente inesplorato, una delle ultime frontiere dell'organismo. Infatti il concetto corrente di ciò che può essere considerato feci "normali" si rifà principalmente alla registrazione di dodici movimenti intestinali consecutivi di 27 soggetti sani del Regno Unito, compiuta da chi, coraggiosamente, è andato dove nessuno aveva mai osato prima. Proprio dei risultati scientificamente dettagliati!
È importante definire cos'è normale. Quando parliamo di frequenza, per esempio, non possiamo definire concetti come stitichezza o diarrea senza sapere cos'è normale. I testi di Fisiologia non ci sono particolarmente utili al riguardo. Uno di questi lascia intendere che tra un solo movimento al mese a 24 nello stesso giorno nulla può essere considerato normale. Una volta ogni qualche mese è normale?
Di tutte le nostre funzioni corporali, dovremo almeno sapere qualcosa di come dovremmo andare in bagno. Non si può semplicemente chiedere alle persone? Si scopre che la gente tende ad esagerare. C'è una discrepanza tra ciò che le persone riportano e quello che i ricercatori trovano nel registrare questi dati.
E' stato così fino al 2010, quando prendemmo seriamente in considerazione il problema. Nel mio video:"Quante evacuazioni dovremmo avere quotidianamente?" parlo dello studio in cui si stabiliva che la frequenza delle evacuazioni sta tra le tre volte alla settimana alle tre volte al giorno, basandosi unicamente sul fatto che il 98% degli intervistati cadono in quell'intervallo. Ma normale non vuol dire necessariamente ottimale.
Introdurre una "normale" quantità di sale può portare ad una "normale" pressione sanguigna che ci porta a morire di tutte le "normali" cause come infarto cardiaco o ictus. Avere un livello "normale" di colesterolo in una società in cui è normale morire di cardiopatie, killer numero uno, non sembra una buona cosa. Infatti un numero significativo di persone con "funzione intestinale normale" riportano urgenza, ponzamento eccessivo e sensazione di incompleta defecazione, che ha portato i ricercatori dello studio del 2010 a concludere che si tratta di sintomi normali. Normale, forse, se stiamo seguendo una dieta scarsa in fibre, ma non può essere considerato normale per la nostra specie. L'evacuazione non deve essere considerata un esercizio doloroso. E questo è facilmente dimostrabile. Per esempio, la maggioranza della popolazione rurale africana che segue la tradizionale dieta vegetale ricca di fibre può espellere, senza spingere in qualsiasi momento del giorno. Il retto deve accumulare una quantità di materiale fecale di 100-150 grammi prima che inizi completamente il riflesso defecatorio così che, finché non raggiungiamo questa quantità durante il giorno, siamo costretti a spingere per innescare la pompa rettale.
Ippocrate pensava che i movimenti intestinali dovessero essere idealmente due o tre al giorno, che è quello che vediamo nelle popolazioni con dieta tradizionalmente basata sui vegetali. Queste diete hanno lo stesso apporto di fibre di quella delle nostre cugine Grandi Scimmie e possono essere rappresentative di quelle che si sono succedute in milioni di anni nell'evoluzione dell'uomo. Sembra piuttosto ottimistico, tuttavia, aspettarsi che l'americano medio adotti una dieta rurale africana.
Possiamo, comunque, introdurre più vegetali per incrementare la massa fecale e riuscire, secondo il suggerimento di Ippocrate, ad andare due o tre volte al giorno.
Non è necessario, per questo, che diventi un ossessione. Esiste in realtà una "sindrome ossessiva intestinale" caratterizzata da "un'idea razionale sulle abitudini intestinali ". Ma tre volte al giorno ha un senso. Possediamo il cosiddetto riflesso gastro-colico che consiste nell'attivazione della peristalsi del colon entro 1-3 minuti dall'ingestione del primo boccone di cibo, che serve a fare posto all'intero pasto. Perfino il solo parlare di cibo stimola il cervello ad aumentare la motilità del colon. Questo suggerisce che un pasto sia sufficiente a riempirci. Così dovremmo mangiare abbastanza vegetali non trattati per andare tre volte al dì, un movimento ad ogni pasto.
Conosco persone che sono attirate come ventose dai video sulla cacca. Sono così eccitato di dirlo finalmente! Ce n'è uno di recente "Dieta ed Ernia Iatale" che parla proprio delle conseguenze del ponzamento. Se si potesse scegliere le ernie sono meglio della Sindrome delle morti in culla, tuttavia, è ciò di cui parlo nel mio video "Dovresti sederti, accovacciarsi o appoggiarti durante l'evacuazione?"